Sito Ufficiale VAL TRAMONTINA

Paesaggi Patrimonio dell’Umanità

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Paesaggi
Patrimonio dell’Umanità

Quando nel 2009 l’UNESCO inserì le Dolomiti nella “Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità”, conferì il riconoscimento per la bellezza e l’unicità paesaggistica del sito, unitariamente alla sua importanza scientifica dal punto di vista geologico e geomorfologico.

Uno dei nove sistemi montuosi insigniti del prestigioso riconoscimento fu quello delle “Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave”, individuato in un territorio – quasi totalmente costituito dal Parco Naturale Dolomiti Friulane e gestito dalla Fondazione Dolomiti UNESCO – racchiuso tra il Piave, l’alto corso del Tagliamento, la Val Cellina e la Val Tramontina.

Questo angolo di mondo, sancito come Patrimonio dell’Umanità, è caratterizzato da aree che sono tra le più incontaminate, selvagge, integre e inesplorate delle Dolomiti ed è qui che la magia della natura domina incontrastata anche nell’animo di chi vi giunge.

Il bene UNESCO comprende la zona più occidentale della Val Tramontina, in una parte del Comune di Tramonti di Sopra, là dove spicca il monte Caserine Alte (2306 m). Altri significativi rilievi montuosi sono il Dosàip (2062 m), il Fràscola (1961 m), il Valcalda (1908 m), il Rest (1780), il Cuesta Spioléit (1687 m) e il Col della Luna (1422 m).

Il vasto territorio montano della Val Tramontina, che si estende per un totale di 210 chilometri quadrati, molti dei quali coperti da boschi, non è però l’unica meraviglia di questi luoghi.

Laghi, fiumi, torrenti, cascate, grotte, paesi e antiche borgate, dipingono un paesaggio unico e affascinante, che rimane impresso nella mente e nel cuore.

Il tre è un numero ricorrente in Val Tramontina.
Tre sono i paesi principali, Tramonti di Sotto, Tramonti di Mezzo e Tramonti di Sopra. A  corollario delle tre antiche “Ville”, si sono nel tempo formate decine e decine di borgate e frazioni che, attraverso le pietre delle loro mura, raccontano storie non dimenticate, tradizioni e tipici mestieri, sapori autentici e magiche leggende.

È raro poi trovare una Valle che nel suo territorio ospita ben tre laghi. Il primo che si incontra arrivando dalla pianura è quello di Redona, chiamato anche con l’evocativo nome di “Lago dei Tramonti”, poi si sale al Lago di Selva e al Lago del Ciul, entrambi inseriti nel territorio del Parco Naturale.

Elemento chiave della Valle sono poi le acque, limpide e cristalline che, con i loro corsi a carattere torrentizio, danno forma al territorio e alle sue rocce. Primo il Meduna e poi i suoi affluenti: Silisia, Viella, Chiarchia, Tarcenò, Chiarzò. Oltre a fiumi e torrenti le acque qui danno vita a spettacolari cascate, hanno scavato profonde grotte e hanno fatto sì che l’uomo si ingegnasse per attraversarle, costruendo antichi ponti e passerelle sospese.

L’acqua è talmente importante da queste parti, che il colore identificativo della Val Tramontina è proprio lo smeraldo delle sue sfumature. Una tonalità che unisce il verde e l’azzurro, i boschi e i torrenti, e che rimane impressa a chiunque arrivi e a chiunque se ne vada, suggerendogli di tornare.

Colori e paesaggi patrimonio dell’umanità rapiscono il visitatore, trasformandolo a volte in innamorato abitante. E’ proprio vero infatti che quando si scopre e si inizia a vivere la Val Tramontina, si rischia poi di innamorarsene.

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