Le Grotte

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Oltre a laghi e fiumi l’acqua, con la sua forza immutabile, ha dato origine in Val Tramontina a cunicoli e grotte, sia a livello superficiale che in profondità, creando ambienti selvaggi e impervi, ancora in parte sconosciuti.

Le cavità più significative e interessanti del territorio sono la grotta “Fòus” di Campone (numero regionale 507/229FR) e il Fontanon dal Toff (numero regionale 235/124FR), alle quali si aggiungono anche le grotte situate sul Monte Naiarda.

La grotta della Foos, situata lungo la strada SP57 che dal lago di Redona porta a Campone, è un’enorme cavità, con uno sviluppo di 2.625 m e una profondità di 127 m. Le prime ricerche nella grotta vennero effettuate nel 1923 e, nel 1980, ci fu l’incredibile scoperta di un coleottero troglobio, Cansiliella Servadeii, la cui presenza venne confermata solo in questa grotta. L’anfratto è particolarmente importante per la formazione degli speleologi in quanto racchiude le più interessanti caratteristiche di una grotta pur avendo un andamento di difficoltà graduale. Ogni anno nella notte del 24 dicembre viene organizzata dal Club Alpino Italiano la messa in grotta.

L’Unione Speleologica Pordenonese CAI, in collaborazione con il Comune di Tramonti di Sotto, ha in programma la realizzazione di un piccolo Museo Geologico/Speleologico presso le strutture dell’Albergo Diffuso nel centro di Campone.

Territorio e attività di Tramonti si Sopra

Il Fontanon dal Toff è invece una sorgente posta a ovest del monte Valcalda, raggiungibile con deviazione dal sentiero CAI n.829. Il sifone della sorgente è stato esplorato per la prima volta nel 1967 e ancora oggi molti dei suoi cunicoli sono rimasti inviolati, destando curiosità e numerose ricerche speleologiche. Dalla cavità principale si origina il Fontanon, la meravigliosa cascata, meta di numerosi turisti. In condizioni normali è possibile, con attenzione, accedere all’interno della cavità. La luce naturale illumina parzialmente l’accesso e crea con l’acqua bellissimi riflessi sulle rocce calcaree, dalla volta scendono numerose le stalattiti anche di notevole dimensione e alcune colonne che confermano l’antichità del sito.