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La Daphne Blagayana

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La Gemma
della Val Tramontina

La gemma della Val Tramontina è un fiore unico e raro, che in Italia cresce solamente in queste aree del Friuli, in particolare fra i pendii del Canale del Silisia, affluente del Meduna: la Daphne Blagayana.

Conosciuta in Valle con il nome popolare di Rododendri Blanc, è stata individuata nel 1989 in queste zone, in particolare nell’area prealpina di Stavalins e Spinepes, da Adriano Bruna, apprezzato esperto locale.

Deve il suo nome al conte Rihard Blagaj che, nel 1837 ne inviò un campione rinvenuto in Slovenia al botanico Heinrich Freyer, che descrisse la specie.

Questo fiore eccezionale si può riconoscere per le infiorescenze a grappolo, con i capolini bianchi che sbocciano dall’arbusto sempreverde della lunghezza di 10-15 cm. Altrettanto riconoscibile è il suo intenso profumo, che raggiunge i sensi più profondi dell’esploratore, facendolo innamorare di queste terre.

Le daphne sono note fin dall’antichità per le loro proprietà farmacologiche, anche se la velenosità delle parti della pianta ne rende pericoloso l’uso. Spesso il solo contatto con l’epidermide causa irritazioni. Il nome generico deriva da ‘dàphne’, nome greco dell’alloro, per le foglie sempreverdi di alcune specie.

Per la sua rarità è considerata specie protetta, non va quindi colta, bensì protetta e ammirata; questo può avvenire solitamente agli inizi di aprile, quando comincia la fioritura, in areali piuttosto circoscritti, in particolare in Val Silisia, nei pendii che si interpongono fra il lago di Selva e quello del Ciul.

Oltre alle Daphne Blagayana, la Val Tramontina ospita altre specie particolarmente interessanti. Una è la Pinguicula poldinii J.Steiger & Casper, pianta carnivora che in Friuli si trova unicamente in Val Tramontina e Val d’Arzino, in Veneto nelle Alpi Feltrine, nella Valle di Santa Felicita e, nel Trentino, in alta Valsugana.

Altra presenza speciale è quella della Brassica grabrescens Poldini, specie appartenente alla famiglia botanica che comprende la colza che, a livello mondiale, si può trovare solo in Friuli Venezia Giulia ed in particolare nell’area dell’alta pianura pordenonese dei Magredi del Cellina e del Meduna. Ma, “poiché c’è sempre un ma!” – come riportano gli autori della scoperta – dal 1998 grazie ai Forestali Olivier F. e Di Daniel A. della Stazione Forestale di Maniago, è stata accertata/confermata la presenza di questo “cavolo friulano” anche in località Mattan di Tramonti di Sotto.

Nelle Valli del Meduna si fanno poi notare la Physoplexis comosa, comunemente chiamato raponzolo di roccia e il Cypripedium calceolus Linneo, una delle più belle e conosciute orchidee spontanee d’Europa e che, per la forma del labello del fiore, è comunemente è denominata pianella della Madonna o scarpetta di Venere.

Va ricordato che, per visitare i siti delle specie più rare, è consigliato farsi accompagnare da persone esperte ed attente alla conservazione delle specie.

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