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I tre laghi
Il vasto territorio della Val Tramontina, costituito da profonde e lunghe valli che si diramano dal pianoro glaciale centrale dove sorgono i borghi più popolati, è morfologicamente adatto per la raccolta delle acque. Fra gli anni 50 e 60, la costruzione di tre imponenti dighe a fini elettro-irrigui oggi gestite da Edison, ha generato tre grandi bacini lacustri che caratterizzano la Valle dando vita a panorami mozzafiato.
Seguendo la strada statale n°552 che da Meduno porta a Tramonti, in prossimità della strettoia del Ponte Racli, troviamo il lago di Redona o dei Tramonti.
Le forme del bacino sono sinuose e si possono godere in tutta la loro bellezza dalla strada panoramica che risale il lago in direzione di Tramonti di Sotto.
Le acque rispecchiano, nei periodi di piena, i borghi e i monti che lo circondano con affascinanti giochi di luce al tramonto. Nei periodi di secca, così come vale per gli altri due laghi, ricompaiono dall’oblio i ruderi dei caseggiati che vennero sommersi quando furono costituiti i bacini.
Dal ponte Racli svoltando a sinistra si prosegue fino a Faidona; da lì, oltrepassando la passerella sospesa sulle acque, è interessante una visita al borgo di Muinta, da cui godere di un bel panorama sul lago e sulla valle circostante.
Per raggiungere il Lago di Selva si prosegue da Faidona verso Chievolis, addentrandosi poi nel Canale del Silisia. Si segue una stretta strada asfaltata che risale alta a mezzacosta, costeggiando i caratteristici insediamenti di Staligial e Chiarsuela. Proseguendo si raggiunge infine il borgo Selva e l’omonimo lago.
Questo è il più capiente dei tre, con circa 32 milioni di mc d’acqua. L’impressionante diga ad arco, alta 110 metri e con un coronamento lungo 242 metri, può essere attraversata in auto per raggiungere, dopo una decina di chilometri, alcuni caseggiati dislocati lungo la valle e terminare a Le Tranconere.
Da lì, percorrendo la celeberrima “Strada degli Alpini”, si prosegue a piedi per la Val Cellina, addentrandosi in un ambiente selvaggio e totalmente isolato. Da Selva, svoltando a destra ci si immette nelle due lunghe gallerie che portano direttamente alla diga del Lago del Ciul. Questo lago, per le sue dimensioni ridotte e la profondità delle acque, spesso gela durante il periodo invernale. Nei periodi di piena riflette invece i colori dei fitti e variopinti boschi che lo circondano. Quest’ultimo bacino sorge nella zona più affascinante e selvaggia di tutta la Valle, quella del Canal Grande e Canal Piccolo del Meduna. L’esplorazione di questi luoghi richiede esperienza e preparazione fisica per le notevoli distanze, anche se è ben servita da un sentiero segnalato e due casere di ricovero.
Dal Lago del Ciul si può arrivare a piedi fino a Tramonti di Sopra, passando per Frassaneit – il borgo nel quale si dice sia nata la pitina – e per le Pozze Smeraldine, completando quindi un immaginario anello che, attraverso le acque dei tre laghi, collega armoniosamente la vallata e i suoi paesi.
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