Sito Ufficiale VAL TRAMONTINA

Val Silisia

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Le Borgate
della Val Silisia

Il Canal del Silisia è senza dubbio uno di quelli più variegati della Val Tramontina dal punto di vista paesaggistico. Questo bacino idrografico è sempre stato un’enorme riserva di risorse, anche se servirsene è sempre stato complesso per la comunità che lo abitava, per l’asprezza delle montagne e le lunghe vie di transumanza.

La Val Silisia è stata sempre anche un luogo di passaggio; era infatti la via prediletta di collegamento con la bassa e l’alta Val Cellina, attraverso Forcella Clautana per raggiungere Claut e Forcella Giaveid per il collegamento con Barcis e Andreis. La via di comunicazione con la Val Cellina, oggi interessante sentiero, fu teatro di massicce operazioni di strategia durante le guerre mondiali e questi luoghi furono anche teatro dei moti mazziniani del 1864. Dal punto di vista naturalistico quella del Silisia è una delle zone più esuberanti della Val Tramontina, tanto da esser in parte inserita nell’area protetta del Parco Naturale Dolomiti Friulane e da ospitare una gran varietà di specie animali e vegetali, fra cui un raro fiore che trova il suo habitat quasi solamente in queste zone: la Daphne Blagayana.

Le aree insediate furono inizialmente villaggi estivi composti da stavoli e prati, dove la popolazione iniziò a risiedere per periodi sempre più lunghi fino a creare una folta schiera di insediamenti permanenti. In aggiunta agli abitati di maggiore dimensione, come Faidona, Muinta, Chievolis e Inglagna, in Val Silisia si contano quasi una trentina di piccoli insediamenti che, per la maggior parte, sono formati da piccoli gruppi di case. Da Chievolis, prendendo l’angusta strada che costeggia il Rio dei Gamberi, si giunge a Chiampei, di Sotto e di Sopra, e a Posplata. Dalla così detta “casa degli gnomi” di quest’ultimo abitato, partono sia il sentiero CAI n. 396 che conduce al Lago di Redona che quello che porta a Forcella Spessa, passando per Coleiba, un borgo abbandonato di grandissimo fascino, che vale ampiamente l’escursione da intraprendere per raggiungerlo. Da qui si può inoltre proseguire, sempre a piedi, per Tramonti di Sopra.

Sempre arrivando da Chievolis, se invece che scendere verso il Rio dei Gamberi si prosegue sulla sinistra, in direzione del Rio Inglagna, si incontrano Clez, Val e Inglagna. I primi due furono alcuni dei primi aggregati di stalle della Val Silisia a diventare veri e propri borghi abitati, sviluppatisi attorno a tre nuclei di insediamento temporaneo. Sorgono in una zona panoramica, circondati da monti e pendii. Un bel sentiero li collega a Inglagna, nucleo più grande, del quale si è già parlato, e dal quale partono numerosi percorsi, come il CAI 393a che conduce a Spinespès, fra le gallerie che uniscono il Lago di Selva a quello del Ciul e poi prosegue verso Forcella Dodesmala e Claupa di Andreuzzi, l’antro nel quale si nascose durante la guerra il patriota di Navarons.

Per addentrarsi in profondità in Val Silisia, bisogna costeggiare la chiesa dei Ss. Pietro e Paolo di Chievolis e prendere la strada che porta a Selva, sistemata ai tempi della costruzione della diga e del bacino artificiale. La strada offre scorci panoramici mozzafiato, e porta a borgate altrettanto interessanti. La prima che si incontra sul percorso è Chiarzuela, fra le cui case si intravede la tendenza di ripopolamento delle aree interne, un tempo dimenticate ma oggi sempre più d’appeal per chi fugge dalla frenesia della modernità, grazie all’arrivo di una coppia di ragazzi col loro piccolo.

Poco distante ecco invece Staligial, un borgo fra i più caratteristici dell’intera Val Tramontina, che ha conservato quasi intatta la sua struttura, con le sue case in sasso, i viottoli e i ballatoi d’un tempo. Un luogo che merita senz’altro una visita. Proseguendo verso il lago si incontrano prima Staleròs, un piccolo agglomerato di case e poi Selva, la caratteristica borgata che ha dato il nome alla diga costruita negli anni ‘60 e al lago da essa generato. È proprio attraversando la diga che si raggiunge uno dei luoghi più selvaggi della Valle. Anche questa zona si può esplorare grazie a una fitta rete di sentieri; per esempio il Sentiero dei Forestali che, da loc. Panuĉ, conduce a casera Valine Alta e casera Salinchieit per poi proseguire verso il Raut. Costeggiando il lago si prosegue fino al borgo abbandonato delle Tronconere, da qui parte la Strada degli Alpini, che conduce a Forcella Clautana e quindi in Val Cellina.

La Val Silisia è senz’altro un luogo che offre infinite possibilità di esplorazione. Molti sono i sentieri dedicati agli escursionisti esperti che partono da valle per raggiungere alcune delle vette più incontaminate della Val Tramontina. Molti sono i borghi, le stalle, gli insediamenti abbandonati che resistono alla vegetazione oltre a quelli già indicati, come Cual Bernaĉ, Cual Bareit, Zouf, Ruvolons, Pecol e Midil.

Come in ogni luogo di montagna, l’esplorazione delle aree più selvagge necessita di attenzione e preparazione che qui, verranno ampiamente ripagate da un ambiente naturale senza pari.

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